Pietra di Cugnan

Passeggiando per la frazione di Cugnan si possono ammirare case in pietra costruite molti anni addietro secondo le tipologie delle case rurali. Le case di un paese, come in questo caso, raccontano una storia. Le pareti venivano fatte con quello che c’era: sassi comuni raccolti nelle vicinanze di depositi alluvionali o morenici; solo per davanzali, soglie e stipiti si usavano pietre nobili e per i tetti delle case. I conci di maggiori dimensioni venivano impiegati per realizzare la fondazione del fabbricato, quelle di forma più regolare ed allungata per le angolate. Qualora l’insediamento si trovasse in prossimità di una cava (perìna) potevano essere impiegati elementi lapidei sbozzati di forma regolare. La sezione muraria tipica era dello spessore di 45 – 50 cm con materiale di forma e dimensioni eterogenee. Alla base erano posati alcuni corsi a larghezza muraria maggiore (intorno ai 60 cm) con funzione di fondazione. La qualità della trama di posa era molto variabile a seconda delle maestranze e del materiale impiegato.

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È normale riscontrare rastremazioni degli spessori murari salendo di livello anche se questo non costituiva una regola costruttiva fissa. Gli intonaci, quando presenti, e le malte di allettamento erano a base di calce proveniente da “calchère” locali, e inerti ricchi di depositi argillosi. Nelle dimore più recenti veniva spesso utilizzata la tecnica a “raso sasso”, dove la malta raggiungeva il livello delle pietre più grandi che affioravano dal paramento. Ancor oggi è possibile capire quali fossero i materiali usati per la costruzione degli edifici, veri e propri mosaici della memoria.

La pietra di Cugnan è una pietra naturale lastrolare composta da calcare al 100% con grana molto fine e di colore grigio azzurro interrotto da alcune fasciature di colore giallo chiaro dovute alle ossidazioni verificatesi durante la litificazione di parti ferrose di materiali terrigeni presenti nelle superfici di strato della pietra. Questa decolorazione di tipo naturale la rende particolarmente pregiata e rara.

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Oggi, per le sue caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici, viene utilizzata prevalentemente per creare pavimentazioni e muri in particolare muri a secco e rivestimenti di spazi all’aperto con varie finiture: bocciardato, spazzolato, naturale a spacco, tranciato per muro e altri simili. Importante è inoltre il suo utilizzo per ristrutturazioni di valore storico architettonico in tutto il Triveneto come ad esempio la ristrutturazione dell’antica pavimentazione esterna in pietra di Cugnan con salini in pietra grigia di Castellavazzo che si trova a Levego di Belluno presso il ristorante “De Gusto”, edificio storico vincolato dalla sovraintendenza. La nuova pavimentazione interna del ristorante è stata realizzata tutta in pietra di Cugnan con una particolare finitura antidata. La ditta che estrae questa pietra, così come il rosso secca è la ditta Bertagno Angelo s.r.l. di Ponte nelle Alpi che da molti anni si occupa di lavorare e valorizzare questi due tipi di pietra naturale.